- 30 Maggio 2019
Flowers: una nuova forma all’oro.
Nasce Flowers, andando un po’ oltre il minimalismo di sempre. È come se il concetto di essenziale dialogasse con le forme della natura, cercando nel loro incontro una nuova forma di design. Abbiamo chiesto a Martina Bizzotto come è nata questa nuova protagonista del mondo Caterina B.
Come è nata Flowers?
“Floreale? Per la primavera? Avanguardia pura!”: lo diceva Meryl Streep nell’indimenticabile riunione di redazione nel film “Il diavolo veste Prada”. È una battuta che mi ha sempre fatto sorridere, ma anche pensare molto. Mi sono sempre chiesta: è davvero così indispensabile essere controcorrente per stupire?
Guardando il mondo Caterina B, la risposta è no.
Esatto. È fin troppo facile aggiungere, arricchire, ornare, decorare. Oggi più che mai, semplificare è una piccola, grande rivoluzione. Per questo motivo tutte le forme dei gioielli Caterina B sono un inno al minimalismo. Anche la linea Flowers è nata con questa visione, ma con qualcosa di diverso che arriva dall’aver osservato la natura e aver cercato in essa “il suo concetto di minimalismo”.
Ci racconti il processo creativo che ti ha portato a disegnare Flowers?
Nel design di questi nuovi orecchini, anelli e collane, ci ha guidato soprattutto uno studio della sottrazione, in un dialogo tra natura e semplicità, istinto e perfezione. La forma dei petali è nata in modo spontaneo, quasi irregolare, nell’estremo rispetto delle forme naturali, quella vere. L’idea in più è stata quella di alleggerirle del loro interno, per estremizzare la raffinatezza di queste forme. Così è nata Flowers.